Osservatorio | Novembre 2025

Le scelte di investimento tra scenario impervio e autostrade tecnologiche

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In sintesi:

Il quadro economico è più complesso di quello che seguì Grande crisi finanziaria (2008) e pandemia (2020) perché le politiche economiche sono di poco aiuto, se non di ostacolo.

Le Banche centrali hanno quasi esaurito lo spazio di allentamento e restano in cauta attesa, soprattutto la FED. La BCE ha già portato i tassi reali a breve in terreno negativo.

Le politiche di bilancio sono di stampo restrittivo, per il taglio del deficit (Italia e altri Paesi europei) o per la modifica della composizione (USA). La Germania è l’eccezione: gli investimenti infrastrutturali e in difesa alimentano la crescita.

È stata rispolverata l’arma rozza dei dazi che ha innalzato l’incertezza e ha reso più parsimoniose famiglie e imprese.

Disoccupazione e inflazione sono e resteranno basse (per gli Stati Uniti deve passare l’impatto dei dazi sui prezzi). All’interno dell’Eurozona i divari inflazionistici abbassano i tassi reali per chi cresce di più (Spagna) e l alzano per chi cresce di meno (Francia, Italia).

Le transizioni digitale e verde sono gemelle e si sostengono l’un l’altra. Assieme al riarmo formano tre autostrade di investimento finanziario. L’health science è una quarta.

Il dollaro resta fragile e l’oro può sfruttare questa fragilità. In ogni caso, la prudenza sotto forma di protezione dei portafogli azionari è consigliabile.

Views from the managers: dagli incontri con i gestori asiatici, l’AI si conferma il driver delle performance di mercato. La Cina punta a sviluppare tecnologia domestica come priorità strategica, mentre Corea e Giappone beneficiano della domanda di semiconduttori e l’India cerca di rilanciare la crescita con politiche fiscali e monetarie.