Osservatorio | Dicembre 2024
Molte conferme e qualche sorpresa nello scenario per l’anno che verrà. E se scoppiassero le paci?
In USA lo sfavillio della borsa mette in ombra dati sociosanitari da fondo classifica.
In sintesi:
Le tendenze in corso si allungano ai primi trimestri del nuovo anno.
L’economia USA avanza a pieni giri, grazie alla coppia salari-consumi.
Non ci sono ragioni di temere che questo motore si inceppi, perché ancora ampio è il risparmio accumulato.
Rimettere insieme i cocci dell’economia dell’Eurozona non è semplice, per varie ragioni anche strutturali, oltre al fatto che mancano due riparatori importanti con Francia e Germania deboli politicamente.
Nel Resto del Mondo, che economicamente e politicamente pesa ormai assai più dei Paesi che chiamiamo avanzati, l’India marcia a passi lunghi e la Cina dà segnali di risveglio.
Nel manifatturiero qualche germoglio di ripresa.
L’inflazione faticherà a scendere ancora, perché le pressioni salariali permarranno.
I tassi ufficiali hanno ancora ampi spazi di diminuzione.
Nei cambi dollaro in salita. Franco svizzero tenuto al palo?
Le azioni traggono beneficio da minor costo del denaro e utili che registreranno nuovi record. L’annata d’oro dell’oro non è facilmente ripetibile.
Una grande novità sarebbero le paci che, con la convincente pressione USA (meno armi e soldi ai belligeranti), potrebbero scoppiare. Con vantaggi soprattutto europei.
Mentre gli USA vincono a mani basse il confronto per il rendimento degli investimenti azionari, hanno bassa speranza di vita, molti più omicidi, alta mortalità infantile e per parto. L’altra faccia dell’eccezionalismo americano.